RAZIONALE

Nell’ultimo decennio l’avvento dei farmaci a bersaglio molecolare, quali gli inibitori della tirosin-chinasi, e successivamente l’avvento dell’immunoterapia, ha modificato l’approccio al carcinoma del rene in fase avanzata, provocando un miglioramento nella sopravvivenza e nella qualità di vita dei pazienti.

La chiave di scelta del farmaco più appropriato per il singolo paziente è rappresentata dalla valutazione combinata dell’efficacia, della tollerabilità, dalla presenza di eventuali comorbilità e dalle condizioni generali del paziente.

Di “real life” si parla molto in medicina. Gli studi su cui vengono valutate l’efficacia e la sicurezza dei farmaci sono condotti su persone selezionate per avere caratteristiche simili, ben controllabili: non sono troppo anziani, o non hanno altre malattie gravi concomitanti. Nella realtà, però, i clinici si trovano davanti a situazioni molto più complesse e devono capire come le nuove opzioni di trattamento, come i TKI e l’immunoterapia nel carcinoma del rene in fase avanzata, possano essere utilizzate in maniera appropriata.

Per questo innovazione scientifica e appropriatezza prescrittiva, in un’ottica di attenta strategia diagnostico terapeutica stanno alla base dell’approccio clinico finalizzato all’eccellenza.

OBIETTIVO EDUCAZIONALE DEL CORSO

Sulla base di scambi di esperienze tra i centri di eccellenza e i centri di II livello, si potrà raggiungere l’obiettivo di allineare tutti ai migliori standard terapeutici, offrendo ai clinici più giovani la possibilità di maturare l’esperienza clinica necessaria per la gestione terapeutica delle diverse tipologie di paziente con mRCC.

Con il contributo non condizionante di

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